In Occasione del ponte dell’Immacolata, dal 7 al 10 dicembre, Sicilia in Camper organizza la “Cena dell’Amicizia”, a Castelbuono. Sarà un’occasione per augurare a tutti Buone Feste e un buon 2024!! Naturalmente, oltre alla cena il raduno prevede anche un breve giro turistico di Palermo e Castelbuono, dove negli stessi giorni si svolge “Dolcemente”,sagra del dolce e del panettone.
Castelbuono
Il borgo di Castelbuono è situato alle pendici del “Colle Milocca”, nella vallata delle Madonie, ed è inserito nella scenografia dei rilievi di Pollina, San Mauro, Geraci, Gibilmanna, Isnello, tra numerosi boschi di querce, castagno, ciliegio, e frassino. Il centro storico conserva ancora edifici di un antico passato che si innalzano tra le vie strette di questo Borgo Autentico. I monumenti più significativi, ossia i monumenti per eccellenza, ma non di certo gli unici, sono: il Castello dei Ventimiglia e la Matrice Vecchia, ossia la chiesa di SS. Maria Assunta.
Da vedere il Museo Civico, nel quale è possibile ammirare i manufatti connessi al culto di Sant’Anna, interessanti spunti sull’evoluzione storico-architettonica del tessuto urbano, una pinacoteca permanente di età moderna e le varie mostre d’arte contemporanea che ospita durante l’anno. Il Museo Naturalistico Francesco Minà Palumbo conserva le collezioni create dal naturalista nel corso di studi svolti con costanza nel territorio delle Madonie fra il 1837 e il 1899.
Il prodotto tradizionale più importante del borgo di Castelbuono è senza alcun dubbio la Manna. Derivata dalle secrezioni ottenute dall’incisione della corteccia dell’Orniello, o dell’Amolleo e del Frassino, le uniche coltivazioni riconosciute in Italia e nel mondo sono quelle della valle delle Madonie nei comuni di Castelbuono e Pollina.
“DolceMente“, Festival dei dolci siciliani e del Tartufo Madonita. 8, 9, 10 e16, 17 dicembre 2023. Tra luci e tradizioni culinarie, nel cuore delle Madonie, si aprirà il sipario per lo strepitoso “Dolcemente Festival” dolci e cioccolateria della tradizione popolare siciliana. Manifestazione che promuove le eccellenze del nostro territorio.
In concomitanza alla fiera, in cui si potranno gustare i dolci tipici del periodo – panettoni, cioccolati, torroni, cannoli, cassate, testa di turco, buccellati – e ritrovare antiche usanze, la manifestazione offrirà stand dolciari di ogni genere. L’evento è dedicato, quindi, alla presentazione e all’esposizione dei prodotti delle aziende partecipanti con degustazione dei prodotti stessi.
Palermo
Palermo è una città brulicante di chiese, monumenti e opere d’arte dal valore inestimabile, animata da rumorosi quartieri popolari attigui a sontuosi edifici nobiliari. Ciliegine sulla torta il clima indulgente in tutte le stagioni, un mare di una bellezza struggente e una tradizione culinaria irresistibile.
Il Palazzo dei Normanni, oggi sede dell’Assemblea Regionale, patrimonio Unesco, è la più antica residenza reale d’Europa, dimora dei sovrani del Regno di Sicilia e sede imperiale con Federico II e Corrado IV. Molti lo conoscono infatti come Palazzo Reale. Al primo piano si trova la Cappella Palatina, Patrimonio Unesco nell’ambito dell’Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale, in cui si riconoscono i secolari interventi di religioni e culture del Mediterraneo; la sua architettura coniuga la pianta basilicale latina con decorazioni proprie dell’architettura islamica, come gli intarsi a nido d’ape, ma il suo cuore resta bizantino: la cupola semisferica ospita un mastodontico mosaico del “Cristo Pantocratore” da togliere il fiato.
La Cattedrale di Palermoè una tappa imperdibile nel centro storico cittadino affacciata su via Vittorio Emanuele: un edificio imponente, in cui si fondono cupole, torri e merlature, portali e portici, cupolette maiolicate, archi-ponti e una torre campanaria.
Il mercato di Ballarò può essere considerato erede del suq che già occupava queste vie durante la dominazione araba e continua ad evocarne le atmosfere. Lasciati ipnotizzare dalle “abbanniate”, le cantilene con cui i commercianti offrono le proprie mercanzie, e affidati all’olfatto per scoprire il più verace street food: il profumo di frittura è indizio di panelle appena cotte; una nube di fumo accompagnata da odore di carne annuncia che sono in cottura le “stigghiole” (e ogni “stigghiularu” sarà felice di svelarti come prepara le proprie). Da queste parti puoi scegliere tra le numerose proposte enogastronomiche di strada o da tavola che Palermo riserva ai propri cittadini ed ospiti. Dopo pranzo, la scoperta prosegue restando nel quartiere Albergheria.
Il quartiere dell’Albergheria, al margine del mercato di Ballarò, regala un impressionante tripudio di barocco. Non troppo distante, la Chiesa del Gesù, per i palermitani Casa Professa, è senza dubbio tra le massime espressioni di quell’arte barocca che qui ha conosciuto le sue forme più ricche, ridondanti e appariscenti. Stucchi, affreschi, ornati marmorei, marmi mischi e tramischi, tutti realizzati dai massimi esponenti dell’arte e della scultura del Seicento, la rendono tra le chiese più fastose dell’intera Sicilia.
Tappa imperdibile, perla tra le chiese bizantine in Italia, la Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio o Chiesa della Martorana. Costruita nel 1100 ed oggi inserita tra i beni tutelati dall’Unesco, brilla per il contrasto tra lo stile arabo normanno e le successive aggiunte barocche. Curiosità: la chiesa, pur essendo soggetta alla Santa Sede, segue il calendario liturgico ortodosso. Ricchissime le decorazioni all’interno, tra le quali spicca ancora un “Cristo Pantocratore”, figura comune nei ricchi mosaici dorati che decorano l’abside delle più grandi chiese ortodosse.
Il porto di Palermo cambia volto grazie al molo trapezoidale completamente ristrutturato. Grande attrazione è la fontana danzante musicale che da spettacolo